All’alba di oggi i poliziotti del Commissariato di Nicosia, diretti dal commissario capo Giovanni Martino, collaborati da personale della Squadra mobile di Enna e del Commissariato di Leonforte, hanno arrestato, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, richiesta dal sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Enna, Francesco Augusto Rio, ed emessa dal Gip presso il Tribunale di Enna, Vittorio Giuseppe La Placa, di 9 giovani villarosani. Le accuse sono di detenzione, spaccio, in particolare di hashish, marijuana e cocaina, ed altre condotte in materia di sostanze stupefacenti.
Il provvedimento restrittivo è stato eseguito a carico di:
INDELICATO Giuseppe, nato a Enna classe ’88, residente a Villarosa;
SARRA MINICHELLO Luigi, nato a Enna classe ’93, residente a Villarosa;
SARRA MINICHELLO Michele, nato a Enna classe ’93, residente a Villarosa;
STAGNO Angelo, nato a Enna classe ’96, residente a Villarosa;
PATERNO’ Carmelo, nato a Enna classe ’93, residente a Villarosa:
BURGARELLO Giuseppe, nato a Enna classe ’90 residente a Villarosa;
FIANDACA Salvatore, nato a Enna il classe ’88, residente a Villarosa, già detenuto in carcere, in conseguenza di condanna, definitiva, per altro reato;
TIRRITO Paolo, nato a Enna il classe ’96, residente a Villarosa;
BENCIVINNI Santo, nato a Enna classe ’74, residente a Villarosa;
“L’attività investigativa posta in essere dagli uomini della Squadra di Polizia giudiziaria del Commissariato di Nicosia, e diretta dalla Procura della Repubblica di Enna, nella persona del sostituto procuratore Francesco Augusto Rio, scaturisce – spiegano dalla Questura di Enna – da quanto emerso nel febbraio 2014 nell’ambito di attività investigative svolte da personale del Commissariato di Nicosia”.
A febbraio 2014, nel corso di un servizio di controllo del territorio, agenti del Commissariato di Nicosia avevano fermato e controllato 2 ragazzi che avevano marijuana, acquistata a Villarosa. “A seguito di tale accertamento – continua dalla questura di Enna – dopo diversi mesi di indagini, si è riusciti a ricostruire le dinamiche e le modalità attraverso cui si sostanziavano le condotte sussumibili in seno a reati afferenti lo spaccio di sostanze stupefacenti, nell’ambito della realtà villarosana”.
Le indagini condotte con metodi tradizionali, pedinamenti ed appostamenti, supportati da intercettazioni telefoniche e videoregistrazioni hanno permesso, agli inquirenti, di verificare che gli indagati per i viaggi finalizzati all’acquisto della droga usavano, di volta in volta, auto diverse. è emerso inoltre che, nel corso delle conversazioni telefoniche, utilizzavano un linguaggio dissimulato, spesso facendo riferimento a “motorini” o parti meccaniche del tipo “testata”, “cilindro”, in relazione al tipo e quantità di droga da vendere, acquistare o trasportare. Nel caso poi di controlli di polizia o di presenza “in zona” delle forze dell’ordine, gli spacciatori utilizzavano termini quali: “ci sono i cani, quelli buoni di fuori”.
Nel corso dell’attività investigativa, in più occasioni, è stato sequestrato hashish.
“Nel periodo in cui è stata condotta l’attività di indagine – specifica la Questura di Enna – Indelicato Giuseppe si è distinto per essere uno dei soggetti maggiormente attivi nel traffico di sostanze stupefacenti, avendo posto in essere, in via prioritaria e continuativa, l’attività di spaccio di hashish e marijuana al dettaglio. Questi si distingueva quale punto di riferimento di molti soggetti, anche minorenni, che lo contattavano in qualunque ora della giornata. Inoltre, insieme ai due fratelli Sarra Minichello Luigi e Michele, effettuava dei viaggi in altri centri della Sicilia, finalizzati all’approvvigionamento della droga. Sarra Minichello Luigi era colui che, insieme anche ad altri, effettuava le trasferte finalizzate agli approvvigionamenti, con l’acquisto della droga, in diverse parti della Sicilia, ed in particolare nei centri di Catania, Caltanissetta e Palermo. Anche Sarra Minichello Michele si è distinto per essere uno dei soggetti maggiormente attivi nel traffico di sostanze stupefacenti, avendo posto in essere, in via prioritaria e continuativa, l’attività di spaccio di hashish al dettaglio, sotto la supervisione e preminenza di Luigi, coadiuvato da Burgarello e da Stagno. Bencivinni Santo affiancava anch’egli l’amico Sarra Minichello Luigi nella realizzazione delle attività di spaccio: infatti, più volte, lo finanziava, o gli procurava clienti. Fiandaca Salvatore era parte integrante del “sistema” di approvvigionamento della droga, partecipando attivamente sia alla fase organizzativa che alla realizzazione dei viaggi di approvvigionamento di sostanza stupefacente, ed allo spaccio al minuto”.
Al termine delle operazioni, gli indagati sono stati sottoposti al regime degli arresti domiciliari, mentre a Fiandaca la misura cautelare è stata notificata direttamente in carcere.
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