TROINA. Truffa dello specchietto, tre denunciati

I carabinieri della Compagnia di Nicosia hanno denunciato, in stato di libertà, alla Procura di Catania e a quella presso il Tribunale dei minori etneo, una banda di truffatori seriali che, con il vecchio raggiro dello specchietto, passava le giornate lungo la Strada Statale 575, tratto di strada molto trafficato per chi viaggia da e per Catania, che attraversa i territori della Contrada Grottafumata del Comune di Randazzo (Ct), frazione Carcaci del Comune di Centuripe e il Comune di Troina, a bordo di un auto in cerca di vittime che pagassero subito in denaro contante.

Le indagini erano iniziate a settembre 2015, quando la banda composta da tre soggetti, uno dei quali minore, ha compiuto l’ennesima “truffa dello specchietto”. Nel corso delle attività investigative i carabinieri hanno appurato che i tre, tutti della provincia di Catania e pregiudicati, a bordo sempre della stessa auto, una Ford Fiesta grigia, si recavano lungo la SS575 in cerca di prede da colpire.
Il trucco era sempre lo stesso. “La banda – spiega il capitano Marco Montemagno che comanda la Compagnia di Nicosia – a bordo del proprio mezzo, attendeva parcheggiata sul ciglio della carreggiata lungo la SS575 la vittima e, non appena quest’ultima transitava in corrispondenza del loro mezzo, gli lanciavano un sasso in direzione della portiera, lasciandogli credere di aver urtato con lo specchietto retrovisore. Per rendere ancora più plausibile la messa in scena, i  truffatori erano riusciti anche a danneggiare lo specchietto del veicolo guidato, mostrandolo come prova dell’impatto avvenuto in precedenza. Le vittime prese di mira erano sempre donne, persone anziane o persone sole, la scelta infatti del luogo non era casuale i malfattori approfittavano del fatto che il tratto di strada interessato dalla SS575 è isolato e con poca ricezione telefonica. Gli automobilisti presi alla sprovvista, talvolta impauriti, senza pensare troppo all’accaduto, pagavano quanto richiesto”.

Le vittime, che arrivavano a pagare centinaia di euro, hanno riconosciuto i truffatori dalle fotografie mostrate loro dai carabinieri. E  nel corso delle indagini sono stati accertati almeno 10 episodi di truffa messi a segno dalla banda, per oltre mille euro.

“Le indagini  – continua Montemagno – condotte dalla Stazione carabinieri di Troina e Centuripe e coordinate dalla Procura della Repubblica di Catania, sono durate quasi 5 mesi con appostamenti e raccolta minuziosa di prove e testimonianze, ed hanno consentito di accertare, oltre che gravi indizi in ordine alle truffe, anche elementi a carico di uno degli indagati per una rapina avvenuta lo scorso 24 ottobre 2015 in danno di un autotrasportatore di Bronte (Ct), quest’ultimo, nella mattinata, mentre percorreva a bordo del proprio furgone la SS575, veniva avvicinato da due uomini alla guida di una Ford Fiesta che gli tagliavano la strada costringendolo ad arrestare la marcia del veicolo, per poi rapinarlo di tutto il contante che possedeva”.

La collaborazione delle vittime per arrivare ai tre della banda sono state fondamentali. “Preziose le testimonianze fornite da molti cittadini troinesi che – conferma il capitano Montemagno – talvolta testimoni di questi episodi, si recavano tempestivamente dai carabinieri a denunciare. Per evitare di cadere nel tranello della “Truffa dello specchietto” bisogna tener presente due semplici regole: chiamare immediatamente il 112 quando si è convinti che il fatto non sia vero e soprattutto mai lasciarsi convincere a pagare subito in contanti, anzi per far uscire allo scoperto il truffatore bisogna insistere per coinvolgere l’assicurazione e, se possibile, annotare subito targa e modello dell’auto da segnalare ai Carabinieri che in questo modo possono intervenire per individuare il truffatore di turno prima che sia troppo tardi”.


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