SPORT. Domenica Palermo-Troina, ovvero il “derby delle capitali normanne”

L’attesa è finita: domenica 22 dicembre il Troina di Davide Boncore affronterà la storica trasferta del “Renzo Barbera” di Palermo, al cospetto dei rosanero, primi in classifica e decisi ad allungare sul Savoia. Ovviamente c’è grande entusiasmo fra i troinesi, che dopo il Bari, giocheranno contro un’altra squadra dal grandissimo blasone. I rossoblù hanno dimostrato di saper affrontare certe pressioni e non hanno mai demeritato al cospetto delle corazzate: lo scorso anno, infatti, contro i galletti pugliesi arrivarono due sconfitte per 1-0, ma con non poche recriminazioni, specialmente nella partita di ritorno, in cui fece parecchio discutere la condotta di gara dell’arbitro. Le differenze tecniche con i rosanero sono evidenti, ma Boncore conterà sulla sfrontatezza dei suoi “ragazzi terribili” e sul gruppo per provare l’impresa.
Ma Palermo-Troina non sarà solo una partita di calcio: in questo confronto si mescolano tanti altri aneddoti, specialmente dal punto di vista storico. Le due città sono state, infatti, entrambe capitali normanne, centri culturali, politici e religiosi di uno dei periodi più floridi della Sicilia. Il Gran Conte Ruggero scelse inizialmente Troina come fortino per affermare il proprio dominio sull’Isola, e solo successivamente le strategie e gli interessi degli Altavilla imboccarono la strada verso il mare, in direzione Palermo, lasciando un’impronta indelebile nella nostra terra.
Il sindaco Fabio Venezia è orgoglioso di affrontare un’altra compagine dal grande passato: «C’è grande fibrillazione e molte famiglie si stanno già organizzando. Per noi sarà una festa e un’opportunità per rinvigorire i rapporti tra le due città che sono state entrambe capitali della conquista del regno normanno. Io lo voglio definire il derby delle due capitali normanne siciliane, visto che Troina fu la prima capitale normanna dell’Isola».
Sulla stagione delle due squadre: «Auguro al Palermo di tornare dove merita perché la gente e i tifosi meritano la serie A. Noi nel nostro piccolo stiamo facendo delle belle cose, ed è gratificante poter giocare contro squadre blasonate come il Palermo. Abbiamo fatto un campionato nell’umiltà, puntando sulla valorizzazione delle nostre risorse, ma abbiamo messo un valore aggiunto che è l’impegno umano. Siamo l’esempio che il calcio può andare avanti anche con poche risorse, se ci sono il valore umano e la professionalità. Stimo il tecnico, la dirigenza e coloro che hanno sposato il progetto con impegno e generosità. Per noi essere qui, con la nostra genuinità, è motivo di grande soddisfazione».
Sulla passione per il calcio e sui pronostici per domenica: «Seguo tanto il calcio e il Troina ovviamente. Ho giocato anche io, arrivando fino in Promozione, ma a 18 anni mi sono fermato. La squadra verrà a Palermo per non perdere e per provare a fare punti importanti. Ecco, non farei un pronostico ma spero che la nostra squadra si distingua per decoro, disciplina e buon gioco. Mi sto organizzando per venire e ho già contattato il sindaco Orlando. Ci sarò!»

Fabrizio Tomasi

In alto la Chiesa Madre di Troina, in basso,invece, il Duomo di Palermo.


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