Ci sono canzoni che sono un vero e proprio “patrimonio” nazionale, ancor più mondiale. Ed una data simbolo: 1 febbraio 1958. Quel giorno vinse a Sanremo la canzone “Nel Blu Dipinto di Blu” (di Domenico Modugno e Franco Migliacci) cantata da Domenico Modugno e Johnny Dorelli. E chi non conosce “Nel Blu Dipinto di Blu”? Anche ai bambini si insegna a gridare “Volare oh oh!”
Una canzone dal sicuro impatto rivoluzionario all’interno di una Kermesse quale quella sanremese, ma ancor più dall’imperante gusto musicale tutto fronzoli, melodico, con intonature perfette e in cui la rima più ardita era tra le parole “cuore” e “amore”. Un panorama musicale in cui ancora era forte il tema della guerra, del patriottismo, ma anche dell’amore filiale, puro e casto. Modugno, spalancando le braccia, ha letteralmente spalancato le porte ad un nuovo modo di concepire la canzone italiana, non più dentro certi schemi preconfezionati e ben definiti dai benpensanti, ma andando “controcorrente” restituendo immagini nuove, desideri sopiti e perché no, facendoci sognare. “Volare”, permetteteci di chiamare d’ora in poi questa canzone, rappresenta un inno alla vita, rappresenta un simbolo di riscatto, rappresenta la celebrazione della potenza umana ma al contempo rappresenta uno dei primi e sinceri inni all’amore della musica italiana, troppo stereotipata fino a quel momento. Forse è stata proprio questa la potenza di questa canzone: un inno laico in cui tutti noi ci siamo raccolti con religioso fervore perché ha accarezzato la nostra voglia di libertà, di librarci “nel blu dipinto di blu” e vivere la nostra vita senza alcuna preoccupazione del giudizio altrui, ma vivere da protagonisti assoluti. Lasciare le preoccupazioni a terra che sparisce lontano laggiù, e anche abbracciare il proprio amore, realizzazione umana che permette di vivere appieno quaggiù la nostra vita.
Questa canzone ha rappresentato per l’Italia un momento di riscatto. Tutto il Mondo nel 1958 e anche oltre si è inchinato davanti a queste note, a questa melodia, a Modugno che è diventato “Mister Volare”. E chissà, magari il messaggio di spensieratezza e di riprendere in mano noi stessi è ancor oggi, con il Covid che sta distruggendo le nostre vite, talmente attuale ma anche talmente importante che ascoltare “Nel Blu dipinto di Blu” ma anche tutta la produzione di Modugno (basti pensare a “Meraviglioso”, “Libero”, “Delfini”…) può diventare cura della psicologia umana.
Alain Calò
'SANREMO 1 FEBBRAIO 1958: TRIONFA NEL BLU DIPINTO DI BLU'
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