L’identità di un popolo si rispecchia nella sua mentalità, espressa mediante proverbi, modi di dire ed esclamazioni. In quest’articolo ci occuperemo di passare in rassegna alcuni proverbi in galloitalico di Nicosia, intrisi di saggezza popolare. Infatti, essi per lo più esortano alla laboriosità e alla prudenza. Ne sono esempio:
- “A matinada fa a giörnada” (“La mattinata fa la giornata”, corrispettivo del proverbio italiano “il mattino ha l’oro in bocca”).
- “A chjù auta möntagna erö u scalòn da porta” (“la più alta montagna è lo scalino della porta”).
- “A cosa ‘ncimada erö menza cusgiuda” (“La cosa imbastita è per metà cucita”, equivalente di “Chi ben comincia, è a metà dell’opera”).
- “Chi zappa vigna, bëö vin!” (“Chi zappa la vigna, beve vino!”, come
- “Chi zappa la vigna ad Agosto, la cantina riempie di mosto”).
- “Gaddina chë camina së rëcùögghjö ca bozza china” (“La gallina che cammina torna con il gozzo pieno”).
- “Chi vùa u fùögö, su va zërca” (“Chi vuole il fuoco, se lo va a cercare”).
- “A roba dë l’avarö sa mangia u spragarö” (“I beni dell’avaro li mangia lo sprecone” nel senso che chi ottiene beni da làsciti senza fare nessuno sforzo, tende a sperperarli).
- “Chi mangia söu, së fùöga!” (“Chi mangia da solo, si soffoca!”, un inno alla condivisione con il mònito sulle conseguenze dell’avarizia, come nel proverbio italiano “Chi tutto vuole, nulla stringe”).
- “Chi prima nen pënsa, a l’ùrtëmö suspira” (“Chi prima non pensa, alla fine sospira”)
- “Mieghjö u tristö savù ca u bön a savèrö” (“Meglio il cattivo conosciuto che il buono da conoscere”).
- “A farina së gavìta quandö a gissara erö chjna” (“La farina si risparmia quando il recipiente è pieno”).
- “Bon tëmpö e malö tëmpö nen dura tutö u tëmpö (“Buon tempo e mal tempo non dura tutto il tempo”).
- “Chi sa u giùögö, së sta mutö” (“Chi sa il gioco, sta zitto”).
- “A mieghjö parodda è chëdda che nen se dì” (“La miglior parola è quella che non si dice”).
Quando un problema attanaglia, di natura spirituale o materiale che sia, può considerarsi ricco colui che sa di potersi rivolgere ad un amico. Alcuni proverbi nicosiani sono un vero inno all’amicizia, come ad esempio:
- “Chi è rriccö d’amisgjë, è scarsö dë guaë” (“Chi è ricco di amici, è povero di guai”).
- “Quantö va n’amigö ‘nta chiazza, nën vanö cent’önzë ‘nta cascia” (“Quanto vale un amico in piazza, non valgono cent’onze in cassa”. L’onza è un antico conio, utilizzato fino al 1860, il cui valore corrispondeva a 30 tarì. Di seguito la foto).
- “A regina ghj’a bësògnö da vësgìna” (“La regina ha bisogno della vicina”).
- “Testa ca nen parra se ciama cögözza!” (“Testa che non parla si chiama zucca!”).
Per ulteriori approfondimenti e suggerimenti, non esitate a contattarci. Vi ringraziamo e vi diamo appuntamento al prossimo articolo dedicato alla cultura nicosiana.
Marzia Marassà
'Proverbi in Galloitalico di Nicosia'
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