Pippo Rao (Coordinatore di Democrazia Liberale per la Regione Siciliana): ”BASTA COL TIRO AL PICCIONE CONTRO MUSUMECI “!

Nel 2022 si andrà al voto per l’elezione del futuro Governatore della Nostra Isola e la Sicilia è da sempre considerata un primo banco di prova in vista delle elezioni politiche che si terranno, salvo sorprese, nel 2023. E’ un importante banco di prova per comprendere “la salute” dei partiti e delle coalizioni che essi formano. E se il centro sinistra sembra, seppur tra alti e bassi, trovare un punto di equilibrio, il centro-destra sembra, invece, votato al caos più totale con sterili protagonismi e voglia di prevalere sugli altri perdendo di mira l’obiettivo che il fine della Politica, quello più nobile, non è la poltrona ma il benessere collettivo. In mezzo a tutto ciò spicca certamente la posizione di Democrazia Liberale, partito da poco formatosi ma che già si sta ben radicando sul territorio portando avanti interessanti e lodevoli iniziative oltre a porre l’attenzione su importanti temi, che cerca di richiamare tutti alla responsabilità. Il nome di Musumeci per l’area di centrodestra sarebbe certamente una “naturale” conferma dopo il buon Governo di questi 5 anni e sarebbe auspicabile che tutte le forze appartenenti a quest’area convergessero in questa direzione ma questo nome non trova al momento un unanime accordo. E quindi, se non riuscissero a sanarsi questi disaccordi, Democrazia Liberale propone di individuare in maniera compatta un nome adatto per la Regione che sia di alto profilo e proveniente dalla società civile (dato che un nome “politico” sarebbe lo stesso divisivo) e che, quindi, proprio per l’alto profilo e in chiave meritocratica, possa rivestire il ruolo di prossimo Governatore. A tal fine raccogliamo una dichiarazione da parte del Coordinatore di Democrazia Liberale per la Regione Siciliana Pippo Rao:

“La situazione politica siciliana in vista delle elezioni amministrative fa registrare significativi smottamenti nel quadro tradizionale della coalizione di centro-destra, mentre il centro-sinistra sembra avere trovato, sia pure a fatica, un’apparente unità.” – dichiara Pippo Rao  –

“Democrazia Liberale, partito di centro riformatore, come tale naturalmente disorganico rispetto al centro-destra con cui tuttavia intenderebbe collaborare, osserva con preoccupazione il balletto delle candidature a Sindaco per alcuni importanti capoluoghi siciliani che andranno al voto il 12 giugno, da cui traspare il reale obiettivo di condizionare artificialmente la scelta del candidato alla Presidenza della Regione, per la quale si voterà in autunno.

Si tratta di un rischio letale per la coalizione, ma anche di una minaccia per la stessa credibilità del  quadro istituzionale siciliano, i cui vertici si fanno dipendere dagli egoismi dei singoli partiti piuttosto che dalla qualità delle candidature e della proposta politica e programmatica.

Chi prova a esercitarsi in una sorta di “tiro al piccione” contro la naturale candidatura del Presidente uscente che, dopo avere ben operato, meriterebbe di essere confermato, dovrebbe cominciare a capire che se Musumeci viene ingiustamente impallinato, la candidatura non potrà spettare a un qualche esponente di partito che abbia partecipato alla gara e che sarebbe inevitabilmente divisivo, ma piuttosto a una grande personalità della società civile siciliana che sia in grado di riunificare una coalizione oggi in stato confusionale.

E in tal caso Democrazia Liberale si farà carico di proporre un nome all’altezza della situazione”.


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