Pasta con le sarde alla siciliana,la ricetta tradizionale

INGREDIENTI:

BUCATINI           200 g

SARDE  200 g

FINOCCHIETTO SELVATICO         200 g

ZAFFERANO       1 cucchiaino

UVETTA               20 g

PINOLI  20 g

ACCIUGHE          3 filetti sott’olio

OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA q.b.

SALE MARINO   q.b.

PEPE NERO         q.b.

CIPOLLA BIANCA             1/2

In Sicilia è ancora acceso un ampio dibattito su quale sia la versione tradizionale della pasta con le sarde, un classico primo piatto siciliano che ha, però, tre ingredienti che non cambiano mai, di famiglia in famiglia: le sarde, il finocchietto selvatico e la pasta, che rendono questo piatto verace. A Catania, ad esempio, si utilizzano uvetta, pinoli e pangrattato ma non compare, in molte ricette, lo zafferano che, invece, nella variante palermitana è presente. La nostra versione vuole mettere d’accordo tutti unendo, in un unico piatto, tutti i colori, gli odori e i sapori della bellissima Sicilia.

 

Come cucinare la pasta con le sarde

Pulite bene i finocchietti eliminando le parti più coriacee . Lessateli per 3 minuti in abbondante acqua bollente (sarà la stessa acqua che utilizzerete per cuocere la pasta).

Una volta scolati, tagliateli finemente .

agliate la cipolla finemente, ricoprite il fondo di una padella con l’olio e lasciatela appassire.

Aggiungete le acciughe, quando saranno ben sciolte nel soffritto , aggiungete il finocchietto tritato .

Pulite le sarde, privatele della testa e della lisca centrale e apritele .

Tenetene da parte una per piatto così da usarle, una volta scottata in padella con un po’ d’olio e solo dalla parte della carne, come decorazione su ogni piatto.

Le restanti sarde vanno private di ogni scarto e tagliate a pezzi (circa 2 per filetto) e fatte insaporire in padella .

Sciogliete lo zafferano in un paio di cucchiai di acqua calda e, dopo un paio di minuti, lo aggiungiamo con uvetta e pinoli tostati.

Salate, pepate e spegnete il fuoco.

Cuocete la pasta solo quando il condimento sarà pronto così da lasciarlo insaporire per bene.

Scolate la pasta ben al dente e amalgamatela con il condimento direttamente in padella.

Servite ogni piatto con del pangrattato abbrustolito e una sarda di decorazione.

 

Origine della pasta con le sarde

La pasta con le sarde è notoriamente un piatto povero, uno di quelli che vede l’utilizzo di pochi, ma estremamente saporiti ingredienti che anche se in quantità ridotta, riuscivano e riescono a dare un grande sapore al piatto.

La pasta con le sarde è anche chiamata “pasta ca’ munnizza” in quanto le sarde un tempo venivano utilizzate o come mera esca per pescare o, addirittura, ributtate in mare perché pescate solo per sbaglio.

Era dunque un piatto di ripiego, uno di quelli fatti con quel che altri scartavano.

Si narra che fu inventata dal generale Eufemio che, giunto sulle coste siciliane nella prima metà dell’800 d.C., fece preparare al suo cuoco qualcosa che riuscisse a sfamare il suo esercito con quel che si riusciva a reperire sul momento.

 

Quale formato di pasta usare per la pasta con le sarde?

La tradizione vuole che la pasta con le sarde venga preparata utilizzando il bucatino, ma non mancano le versioni con pasta corta come il maccheroncino.

 

Varianti

La pasta con le sarde è un simbolo della tradizione siciliana, come la pasta alla norma, e, per questo, ha anche molte varianti, che si sono susseguite di famiglia in famiglia. Ad esempio, non sempre si disponeva delle sarde o del finocchietto, per questo motivo sono nate, nel tempo, due versioni, ormai riconosciute anch’esse come versioni tradizionali e ufficiali. Una è la “pasta con le sarde a mare”, preparata con il solo finocchietto, l’altra è la “pasta con il finocchietto in montagna”, dove l’ingrediente mancante è proprio il finocchietto.

La pasta con le sarde ha notoriamente un colore intenso, giallo, dato dallo zafferano, ma ci sono alcune scuole di pensiero che omettono questo ingrediente a favore del sugo di pomodoro o dei pomodorini.

 

Consigli

per un condimento dai sapori ben amalgamato, preparate la pasta con le sarde con circa un’ora di anticipo;

se dovesse rimanerne, infornatela cosparsa di pangrattato.

La pasta con le sarde può essere servita appena condita, ma i veri tradizionalisti la preferiscono “riposata”, quindi lasciata raffreddare qualche minuto.


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