Annullata, poco prima del conferimento dell’incarico, l’autopsia sul corpo di Michele Lo Grasso, il nicosiano di 62 anni morto il 16 gennaio scorso dopo un malore. L’uomo era rimasto a lungo sotto osservazione al pronto soccorso del Basilotta. All’esito degli accertamenti era stato dimesso e l’indomani mattina i familiari lo avevano trovato morto nel suo letto.
Oggi il pm Stefania Leonte, accogliendo la richiesta dell’avvocato Salvatore Timpanaro, che difende tre dei quattro dottori del Basilotta, due cardiologici e due medici di pronto soccorso, iscritti nel registro degli indagati dalla Procura di Enna dopo l’esposto presentato dai familiari dell’uomo assistiti dall’avvocato Donato Bruno, ha revocato l’ordinanza con la quale aveva disposto per oggi pomeriggio alle 15 e 30 la riesumazione e l’autopsia. Un quarto medico è difeso dall’avvocato Simone Di Fini.
L’avvocato Timpanaro ha fatto riserva di incidente probatorio contestando la possibilità di svolgere accertamenti unilateriali non ripetibili da parte della Procura. Secondo il difensore difetterebbe il requisito della indifferibilità.
Il sostituto Leonte ha revocato il suo provvedimento. E le operazioni autoptiche sono state annullate nonostante la bara fosse già stata prelevata dal loculo ed ora rimarrà a deposito nella cella frigorifera del cimitero cittadino in attesa che si apra l’incidente probatorio e arrivi la decisione del Gip.
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'NICOSIA. Slitta l’autopsia per il nicosiano Lo Grasso'
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