NICOSIA. Il protocollo Antoci contro le agromafie da parte della Silvopastorale,sarà a breve sottoscritto dalla Silvopastorale che aderisce all’obbligo di richiedere ai concessionari dei terreni demaniali gestiti dall’Assp il certificato antimafia.
La sottoscrizione impedirà di assegnare i terreni demaniali a quanti dovessero essere stati coinvolti in vicende di mafia e sono destinatari “dell’interdittiva” che viene emessa dalla Prefettura.
Nel giugno del 2016 in occasione dell’audizioni in Commissione antimafia dell’Ars il presidente della Silvopastorale Daniele Pidone e il direttore tecnico Michele Stazzone, avevano spiegato che il sistema di predisposizione dei bandi per la concessione del lotti agli allevatori, applicato a Nicosia impone la presentazione del certificato penale e di carichi pendenti con la causa di esclusione in caso di procedimenti o eventuali condanne per reati quali la truffa comunitaria, il pascolo abusivo e quelli che sono legati alle attività agricole e zootecniche.
Intanto si fanno sempre più insistenti le indiscrezioni su un probabile l’abbattimento dei canoni di affitto dei terreni demaniali di circa il 30%, cosa che riporterebbe gli affitti a quei prezzi per i quali alla Silvopastorale di Troina sono state aperte inchieste della magistratura. Gli allevatori chiedono la riduzione dei canoni annuali a causa della crisi economica che investe il settore, per le avversità atmosferiche, e per la presenza dei suini selvatici che danneggiano i pascoli, ma l’abbattimento del canone di affitto determina la diminuzione di un canone fissato sulla base degli indici Istat potrebbe prefigurare un danno erariale.
'NICOSIA. SILVOPASTORALE, ADESIONE “PROTOCOLLO ANTOCI” E RIDUZIONE CANONI DI AFFITTO'
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