La Casazza di Nicosia è una rappresentazione sacra itinerante e recitata, avente come tema la storia della “Salvezza dell’Umanità” dal Peccato Originale fino alla Crocifissione di Cristo.
La consuetudine di rappresentare in forma teatrale la storia sacra va fatta risalire al periodo successivo il Concilio di Trento (1545-1563) quando, per riavvicinare i fedeli alla Chiesa Romana dopo il pericolo riformista luterano, si utilizzarono i temi della Settimana Santa per una drammaturgia figurativa processionale dove il popolo partecipava attivamente e con passione, rappresentando episodi del Vecchio e del Nuovo Testamento che culminavano con la Morte di Gesù; gli attori e i recitanti solevano truccarsi e travestirsi in “grandi case” che allora, sotto la dominazione spagnola, venivano chiamate “Casazze” (casa + aza).
In particolare, per avere notizie di tali rappresentazioni in Sicilia si risale al 1591 quando a Palermo si ha memoria di un rito celebrato dalla Reale Confraternita della Madonna de’ la Soledad; da allora un po’ in tutta l’Isola si assiste al diffondersi delle “casazze” e sempre con molti partecipanti, …sino a milleduecento nella casazza di Nicosia.
Con il passare degli anni, all’originario spirito religioso si aggiunse anche una ricercata spettacolarizzazione dell’evento che, comunque, manteneva sempre il pathos religioso nei confronti dei fedeli: le “Casazze” si arricchirono così, tra il XVI e il XVIII secolo, di personaggi e scene, e acquistarono eccezionale sfarzo.
Fra le numerose “Casazze”, quella di Nicosia era probabilmente la più grandiosa: nella città dei 24 baroni (appunto Nicosia), la sua più solenne rappresentazione venne eseguita nel Marzo del 1810, avendo come regista e cronista contemporaneo il canonico Santo De Luca, appartenente all’Accademia Simetina locale: il reverendo abate si accinse altresì ad un lavoro di trascrizione in due volumi … per lasciare, anche ai posteri, un modello secondo il quale regolar si potranno per esattamente eseguire, in qualche modo per l’avvenire una si’ nobile funzione.
Gli originali manoscritti sono andati perduti, ma fortunatamente un nobile locale (il barone G. Salomone), fra le vecchie carte relegate nella soffitta, ne ha trovato delle copie che ha trascritto, trasmettendole a noi per intero. Da tali manoscritti si evidenzia come la “Casazza” di Nicosia del 1810 fosse composta (fra scene del Vecchio e del Nuovo Testamento) da 36 quadri recitativi con 4012 attori e figuranti, e che la stessa veniva eseguita durante la Settimana Santa, iniziando con Adamo ed Eva nel Paradiso Terrestre e concludendosi con la Crocifissione e Deposizione di Gesù.
Sulla scorta di detti manoscritti, a Nicosia si è recuperata questa tradizione drammaturgica, riproponendo le rappresentazioni sacre come in un film a puntate, data la non sostenibilità economica delle scene e dei costumi di tutti i quadri in una unica soluzione, e l’impossibilità a reperire oltre 4000 attori e figuranti per tale colossal rappresentativo; nell’anno 2016, sono stati proposti i quadri che dall’Entrata di Gesù a Gerusalemme si concludevano con l’Ultima Cena, nel 2017 sono stati rappresentati quelli che da “Gesù che fa orazione nell’orto” portavano alla “Condanna alla Flagellazione di Gesù”; e quest’anno si completerà il ciclo con quadri che dalla “Flagellazione di Cristo”, attraverso la definitiva Condanna di Pilato, si concludono con la “Crocifissione e Deposizione di Gesù”. Costumi, scene e dialoghi (bellissimi, commoventi e in interessanti rime poetiche barocche) sono naturalmente fedeli a quelli riportati nei manoscritti del De Luca.
Trattasi quindi di un evento unico che valorizza il patrimonio culturale immateriale locale e, per tale valenza, ricompensa in pieno i Km da percorrere per raggiungere Nicosia, paese comunque interessante per il ricco patrimonio artistico e monumentale delle sue chiese e dei suoi palazzi baronali, nonché centro natio di San Felice e città famosa per il medievale “Tetto ligneo dipinto” della Cattedrale di San Nicolò, per la rinascimentale e monumentale “Cona” di Antonello Gagini e per il “Trono di Carlo V” entrambi collocati nella basilica di S. Maria Maggiore, per gli affreschi scenografici del Borremans nella chiesa di S. Vincenzo Ferreri e di Filippo Randazzo nella chiesa di San Calogero, nonché per il “Ciborio ligneo” del Bencivinni nella chiesa di S. Maria degli Angeli e per le numerose e preziose tele conservate nei templi sacri.
Info e prenotazioni:
La Casazza di Nicosia, 3a Edizione 2018, prevede la realizzazione dei seguenti quadri recitati del Nuovo Testamento, racchiusi in due macroscene:
– 1a macroscena: Flagellazione, Condanna di Pilato con Ecce Homo
– 2a macroscena: Salita al calvario, Crocifissione e Deposizione di Gesù
La Rappresentazione verrà realizzata a Nicosia (EN) nei giorni 20-21-22 aprile 2018 nella Selva dei Cappuccini (Orto-parco dei Frati) dalle ore 16.00 alle ore 22, e sono previsti 4 cicli recitativi al giorno (di 2 ore ciascuno) con il coinvolgimento di circa 300 persone fra attori e figuranti.
Per informazioni e prenotazioni telefonare al seguente cellulare: 3401067149.
'NICOSIA. Dopo il rinvio dovuto al maltempo, va in scena “La Casazza” il 20, 21 e 22 aprile'
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