NICOSIA. Minoranza: “I debiti fuori bilancio alla Corte dei conti”

NICOSIA. Saranno trasmesse alla Corte dei conti le pratiche relative a due debiti fuori bilancio approvati in consiglio comunale solo dalla maggioranza.

I consiglieri del Pd e di Fi stanno predisponendo un dossier contenete la documentazione su due debiti fuori bilancio approvati nelle ultime due tempestose sedute del 2016.

In Aula, proprio nel momento “in cui si è aperta l’era dello streaming”, si è acceso uno scontro che ha portato ad un esposto al Commissariato di Ps, sulle modalità di rinvio di una seduta.

Alla sezione di controllo della magistratura contabile, la minoranza trasmetterà gli atti relativi al riconoscimento come debito fuori bilancio, di una parcella da 51 mila euro e di lavori di diserbo per 20 mila euro. La parcella professionale che verrà pagata agli eredi dall’ingegnere Nicolò Vanadia, riguarda il progetto per la realizzazione del depuratore in contrada Prati Gurri, stilato sulla base di un incarico conferito al professionista nel 1988.

La minoranza contesta il pagamento, considerato che il depuratore non venne poi realizzato perché minoranza-giacobbe-la-giglia-lo-votrico-in-aulal’amministrazione all’epoca in carica decise di realizzare un impianto di trattamento dei reflui più a valle, rinunciando al finanziamento da circa un miliardo e 200 milioni di vecchie lire, che era stato concesso dall’assessorato regionale territorio e Ambiente nei primi anni del 2000.

La minoranza già in consiglio comunale aveva rilevato che nel disciplinare di incarico era previsto che il pagamento della parcella sarebbe avvenuto solo all’accredito del finanziamento nelle casse comunali e che in caso contrario sarebbe stato riconosciuto ai progettisti un “ristoro” per il lavoro svolto di 1 milione di vecchie lire, corrispondenti, attualmente a poco più di 500 euro.

L’amministrazione ha motivato il riconoscimento del debito sulla circostanza che un altro progettista, il geometra Spinelli, aveva ottenuto il decreto ingiuntivo e che successivamente gli era stata versata la somma richiesta. La minoranza, dall’esame dei documenti storici ha rilevato che il dirigente dell’Ufficio tecnico comunale Antonino Testa, all’epoca aveva espresso parere negativo al pagamento della somma al geometra, con il quale, successivamente, era stato raggiunto un accordo, anche se tecnicamente avrebbe dovuto essere esperita prima la procedura di conciliazione.

Per la parcella dell’ingegnere Vanadia lo stesso dirigente ha invece espresso parere favorevole, citando il precedente del geometra Spinelli e sostenendo che all’epoca aveva espresso parere favorevole. Adesso i consiglieri del Pd e di Fi stanno verificando se la somma sia stata effettivamente accreditata dalla regione alle casse comunali e, quindi, “restituita” dopo la decisione di non realizzare il depuratore.

L’altro debito che la minoranza trasmetterà alla Sezione di controllo della magistratura contabile è quello di 20 mila euro, per il taglio delle erbacce effettuato la scorsa estate sul quale la minoranza aveva sollevato una serie di rilievi tecnici già nella seduta precedente a quella del 28, quando dopo l’abbandono dell’aula dell’opposizione, i 9 consiglieri di maggioranza lo hanno approvato all’unanimità. I debiti fuori bilancio vengono trasmessi d’ufficio alla Corte dei Conti, ma la minoranza sta preparando due dossier molto dettagliati da inviare all’esame dei magistrati contabili.


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