NICOSIA. Maiali selvatici, la piaga continua

Continuano gli sconfinamenti dei maiali selvatici dalle Riserve naturali Campanito – Sambughetti e Altesina. A farne le spese sono sempre gli agricoltori che subiscono i danneggiamenti di questi suini che lo scorso anno, in due diversi casi, hanno aggredito l’uomo. I suini escono dalle Riserve, dove ormai sono in sovrannumero, alla ricerca di cibo e non è insolito ritrovarli anche per strada come nel caso della foto scattata sulla provinciale 39.

Per arginare il problema la scorsa estate il Comune aveva chiesto l’abbattimento selettivo con un’ordinanza sindacale, urgente, emessa dal sindaco Luigi Bonelli. Era quello di agosto 2015 il primo atto ufficiale che il Comune ha emesso per dare una risposta agli imprenditori agricoli che da anni, almeno 5, denunciano le invasioni dei maiali selvatici nei loro terreni con danni alle colture. Ma l’ordinanza non ha avuto seguito. Come non ha avuto seguito la richiesta di un indennizzò agli imprenditori danneggiati avanzata dalle associazioni di categoria.

Nell’ordinanza il sindaco Luigi Bonelli faceva riferimento alle due aggressioni agli imprenditori Giacomo Scardino è Giacomo Di Dio attaccati da maiali selvatici, rispettivamente il 13 e il 39 agosto 2015, che avevano riportato lesioni per cui sono state necessarie le cure ospedaliere.

Bonelli aveva chiesto all’ente gestore delle riserve naturali Monte Altesina e Sambughetti – Campanito di applicare quanto previsto nella normativa in vigore e procedere alla immediata predisposizione ed attuazione di idonei piani di cattura ovvero di abbattimento della fauna selvatica presente nel territorio comunale. Aveva anche chiesto, al Corpo forestale di Nicosia e alla Ripartizione faunistico – venatoria di Enna, di “provvedere alla cattura dei suini che sconfinano dalle riserve minacciando l’incolumità dei cittadini e creando danni alle attività agro silvo pastorali”.
L’ordinanza era stata trasmessa al Prefetto di Enna, al Comando dei carabinieri e della polizia municipale, all’Ufficio servizi per il territorio U.O. numero 3, al gestore delle riserve, l’Azienda foreste demaniali, alla Ripartizione faunistico – venatoria di Enna, all’assessorato regionale Agricoltura e al Distaccamento forestale cittadino.

Un paio di anni fa invece si diffuse la notizia che i danni provocati dallo sconfinamento dei maiali selvatici sarebbero stati pagati dalla Regione. Ma nonostante i sopralluoghi, l’ultimo di una decina di giorni fa, effettuati dalla Ripartizione faunistico – venatoria provinciale di Enna, gli imprenditori agricoli non hanno ricevuto un euro.


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