NICOSIA. Incendi. Il sindaco Bonelli: «Si è persa la coscienza morale»

Il primo cittadino di Nicosia ci racconta come ha vissuto la tragica giornata di lunedì e la sua opinione sui possibili responsabili. Il sindaco Luigi Bonelli, presente nei luoghi degli incendi, convocherà un tavolo tecnico con la Prefettura, in riferimento alla sicurezza e alla prevenzione, nei prossimi giorni.

Come commenta gli incendi dell’altro ieri, quale è stata la sua impressione?

«Questi episodi sono un’autentica tragedia per la città di Nicosia soprattutto per tutta l’angoscia che provocano. Noi siamo stati presenti tutto il pomeriggio tra Spirini e contrada Casale, rivolgendo l’orecchio e la testa verso quello che stava succedendo all’Altesina, che abbiamo raggiunto nella mattinata successiva. Abbiamo visto la gente piangere, donne e bambini che temevano il fuoco che avanzava pericolosamente. Tutto questo è drammatico, lingue di fuoco alte diversi metri, molto minacciose, che incombevano sulle case delle persone, verso le abitazioni, mettendo in pericolo non solo la salute e l’integrità fisica ma anche la vita stessa degli allevatori e degli agricoltori che non voleva arretrare per salvare quanto più possibile. A lottare contro l’avanzata del fuoco i vigili del fuoco, i volontari, i rangers ed i carabinieri che hanno avuto al compito di fare allontanare gli abitanti del luogo. Io da sindaco mi sono sentito in dovere di essere presente e dare il mio doveroso contributo, non solo per dare delle risposte di coordinamento. Sono stato al telefono tutta la giornata con la Prefettura, prendendo tuta l’autorevolezza che il mio ruolo mi consente, per richiedere l’intervento dei canadair. L’intervento aereo per le prime due ore non è arrivato nelle zone colpite dal fuoco. Sicuramente un sindaco è più ascoltato e sono contento di aver dato anche un pizzico di coraggio in più alle persone che hanno contrastato le fiamme sul campo. Io e la mia Giunta siamo stati presenti, perché c’era la necessita del nostro contributo».

Tutti si chiedono, alla luce di quello che è successo, come sia possibile una simile tragedia? Chi sono i responsabili di quanto è successo?

«Io posso fare alcune riflessioni, che in queste ore facciamo tutti, nonostante il ruolo di primo cittadino mi permette di avere un “posto d’osservazione” migliore. Ovviamente c’è stato un disegno strategico, tre incendi che scoppiano simultaneamente in tre punti differenti non possono esser causali e aumentano la difficoltà di spegnimento alle autorità preposte. Possono essere diversi soggetti a compiere questi atti. Dal malato psichiatrico, con una categoria ben individuabile che sono i piromani. Questi hanno voglia di provocare l’incendio e poi godersi lo spettacolo. Di solito è gente che vive ai margini della società, in isolamento, gente che sta male e gode nel provocare dolore, in Sicilia è sicuro che esistono questo tipo di individui. Ovviamente questa spiegazione non è sufficiente, dietro ci sono degli interessi, si parla molto del cattivo rapporto che corre tra Governo e lavoratori, in riferimento soprattutto agli stagionali. A livello regionale si parla molto di mafia, che vuole destabilizzare la normale convivenza politica tra autorità e cittadini. Gli interessi sono molteplici. Per questo motivo lo Stato dovrebbe rispondere in maniera più strategica ed energica».

Da sindaco lei che azioni può e vuole intraprendere?

«Al più presto chiederò di convocare un tavolo tecnico con la Prefettura per la sicurezza. Il tavolo tecnico coinvolgerà anche le forze dell’ordine e gli altri Municipi. Mi informerò meglio sui satelliti, che possono monitorare la situazione dall’alto. Penso anche ad un sistema di videosorveglianza diffuso che possa servire, in qualche modo, a prevenire questi episodi. Quello che è successo è determinato da un crollo morale di alcuni cittadini a tutti i livelli. A partire da quelli che hanno interesse e appiccano il fuoco. Anni fa, una cosa del genere, non sarebbe stata nemmeno pensabile, anche chi aveva interessi non avrebbe esposto ad un tale rischio la popolazione. In questo momento si è persa gran parte della coscienza morale, non si prova senso di colpa, anche per questo atto vigliacco e così pericoloso. Chiedo una maggiore collaborazione ai cittadini, chiunque vedesse elementi o situazioni sospette, di avvisare immediatamente le autorità preposte alla salvaguardia della sicurezza. Meglio un falso allarme che un incendio».

Vuole ringraziare qualcuno per il lavoro svolto?

«Voglio ringraziare tutti quelli che sono intervenuti. I vigili del fuoco, i carabinieri, i volontari, la Prefettura e la forestale che hanno sollecitato l’intervento dei canadair. Ringrazio anche la Protezione civile e l’associazione Rangers di Nicosia, Troina e Agira. Voglio ringraziare anche i cittadini, che l’uno con l’altro, in maniera solidale, si sono aiutati per spegnare il fuoco anche quando questo interessava anche campagne».


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