NICOSIA. IL CONSIGLIO COMUNALE FA LE ORE PICCOLE

Toni accesi e scontro politico in aula nel consiglio comune di ieri sera. Discussi solamente tre punti all’ordine del giorno di cui due erano interrogazioni presentate dai consiglieri di minoranza. La polemica e la contestazione, fatta di botta e risposta, tra minoranza e amministrazione ha portato la seduta a protrarsi fino alla mezzanotte e alla definitiva sospensione. Il primo punto trattato riguarda la densità e la regolamentazione per l’impianto di tunnel agricoli permanenti, funzionali alla coltivazioni dei terreni da inserire nel territorio comunale. Le due interrogazioni riguardano la mancata partecipazione al bando del servizio civile 2015 da parte del Comune di Nicosia, e la delibera di Giunta del 13 giugno 2016 sull’affidamento e organizzazione del servizio di igiene ambientale e dell’area per la realizzazione del Centro comunale di raccolta.

Sulla densità e la regolamentazione per l’impianto di tunnel agricoli permanenti presenti in aula rappresentanti di categoria e gli ordini degli agronomi, degli ingegneri e dei geometri. La discussione è stata approfondita in virtù di un documento presentato da una delle commissioni consiliari. Sul punto l’esigenza di ulteriori chiarimenti ha portato all’acquisizione della richiesta per approfondire l’argomento.

Chiesti chiarimenti per quanto riguarda la mancata partecipazione del Comune di Nicosia al servizio civile 2016. La minoranza ha lanciato pesanti accuse nei confronti del dirigente del I Settore Patrizia Mancuso. In nostro Comune non ha presentato nessun progetto per il Servizio civile del 2016 con il relativo bando scaduto il 15 ottobre 2015. È l’assessorato ai Servizi sociali che avrebbe dovuto occuparsi di redigere i progetti e partecipare al bando ma a causa della mancata copertura finanziaria del Bilancio di previsione dell’anno scorso il Comune è rimasto fuori da questa importante misura che avrebbe potuto dare la possibilità di lavorare ad una quarantina di giovani.

Scontro in aula per quanto riguarda l’interrogazione sull’affidamento e l’organizzazione del servizio di igiene ambientale e la realizzazione del Ccr. I dubbi sollevati dall’opposizione riguardano sostanzialmente i costi per la realizzazione dell’intero servizio, sul mancato reperimento delle somme nell’attuale bilancio e sulla realizzazione di sette isole ecologiche.

Come spiegato dal vicesindaco Annamaria Gemellaro, il Ccr è presupposto fondamentale per la realizzazione successiva delle isole ecologiche e per avviare il servizio di raccolta differenziata che a Nicosia è ferma da tempo. L’amministrazione ha trovato una soluzione alternativa e di compensazione con l’Ati Multiecoplast Srl e Gilma Srl, infatti i costi di progettazione, di direzione lavori, l’ammontare degli oneri di allaccio ai servizi pubblici e i costi di manutenzione per 7 anni sono tutti a carico della ditta che ha già provveduto a redigere il progetto. Inoltre la ditta pagherà al Comune un affitto di 5 mila euro l’anno per un area di 2 mila metri quadrati, come stabilito da un perito tecnico del Tribunale di Enna, e alla scadenza, cioè dopo 7 anni, il Ccr rimarrà di proprietà comunale. Le somme non sono state inserite nell’attuale bilancio perché l’approvazione del progetto era stata effettuata dal vecchio Consiglio comunale e nel bilancio dell’anno scorso , approvato dal commissario, non era stata inserita alcuna cifra per il Ccr.


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