NICOSIA. Condannato per violenza sessuale il consigliere La Giglia

Si è chiuso con la condanna ad 1 anno e 4 mesi, pena sospesa, il processo a carico del consigliere comunale di Nicosia Francesco la Giglia che era accusato di violenza sessuale.

La sentenza è arrivata oggi  e il Gup, Luisa Maria Bruno, ha stabilito che le parti civili costituite hanno diritto ad un risarcimento da quantificarsi in sede civile, riconosciuta anche in favore della parte civile una provvisionale immediatamente esecutiva. Dichiarata l’interdizione perpetua dell’imputato a ricoprire l’ufficio di tutore o protutore.

Il Gup ha accolto la richiesta di condanna della Procura ma ha notevolmente ridotto la pena, infatti la Procura chiedeva la condanna a 4 anni e 6 mesi.

Ad aprile, all’udienza preliminare, era stata ammessa la costituzione di parte civile della vittima, che era costituita con l’avvocato Salvatore Timpanaro e chiedeva un risarcimento di un milione di euro, ma anche del marito, oltre che del Centro antiviolenza “Sandra Crescimanno” di Enna – Piazza Armerina.

I fatti che hanno portato alla condanna in primo grado si sarebbero verificati il 5 aprile 2015, all’alba del giorno di Pasqua. La signora Teresa Teramo quarantottenne di Nicosia, denunciò La Giglia ai carabinieri di Nicosia raccontando che quella sera era al pub con il marito e degli amici. Quasi all’alba La Giglia l’avrebbe avvicinata e salutata e quindi l’avrebbe invitata ad uscire fuori dal locale, dove la musica era alta, per parlare di una riunione, un incontro politico del terzo polo nicosiano per preparasi alle imminenti amministrative che si tennero a maggio e giugno 2015, a cui ambedue avevano partecipato qualche giorno prima.
La signora ha raccontato che, una volta fuori dal locale, Francesco La Giglia l’avrebbe convinta ad andare in una vicina piazzetta perché davanti al locale c’era gente e voleva parlarle in maniera riservata. Una volta arrivati in piazza Caprini, le avrebbe usato violenza fra le auto in sosta nonostante lei si opponesse. Lei sarebbe riuscita a divincolarsi e scappare, ma La Giglia l’avrebbe raggiunta e trascinata fra le auto.