Nicosia. Prende il via sabato prossimo la quarta edizione della “Sagra dell’ulivo e dell’olio”, organizzata dalla Fidapa. Anche per questa edizione 2016 la manifestazione è articolata in due giorni, il 26 ed il 27 novembre prossimi. L’obiettivo è promuovere un prodotto di eccellenza del territorio, far crescere nei giovani l’interesse per le attività legate alla tradizione contadina e favorire una nuova mentalità “imprenditoriale” dei produttori di olio che sono numerosi nel territorio nicosiano, ma che hanno produzioni quantitativamente limitate, destinate al mercato locale, spingendoli a creare consorzi o cooperative, per avere più capacità di promuovere i prodotti.
Una sagra che arriva nell’anno tra i peggiori per la produzione olivicola, con l’Ennese che è uno dei territori siciliali dove si registra la più forte diminuzione della produzione di olive. Un calo nettissimo rispetto al 2015 che ha un devastante impatto sulla produzione di olio extra vergine. Secondo i primi dati forniti da Confagricoltura è prevista una diminuzione che a seconda delle zone, oscillerebbe tra il 50% e il 70% rispetto alla passata stagione e sono gli uliveti dei 20 Comuni ennesi, quelli dove si registra una vistosa diminuzione.
Gli ulivi si presentano spogli o con pochi frutti sugli alberi, fenomeno più diffuso per le piante presenti sui territori della zona sud. Seguono gli uliveti dei paesi montani, anch’essi in sofferenza per una previsione di raccolto molto al di sotto delle aspettative.
Conseguenze pesanti sulla già compromessa economia con frantoi chiusi, disoccupati che hanno perso la possibilità di lavorare per il raccolto delle olive e famiglie che saranno costrette ad acquistare il prodotto.
Nel territorio nicosiano, come in molte aree interne anche piccoli appezzamenti di terreno hanno piante di olivo dal quale si produce olio che copre il fabbisogno familiare,
'Nicosia. “Anno orribile” per l’olio. La Sagra dell’olivo il 26 e 27.'
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