Un comportamento violento reiterato e continuato quello di un uomo di 24 anni arrestato, in flagranza di reato, dai carabinieri della Compagnia di Nicosia nella notte fra l’8 e il 9 luglio per maltrattamenti in famiglia. L’arresto è stato convalidato ed è stato disposto l’allontanamento dalla casa dove vivono la moglie e i figli.
Il giovane uomo, di cui si omettono le generalità a tutela della vittima, secondo quanto riferiscono i carabinieri è “pregiudicato, avvisato orale di pubblica sicurezza, responsabile di maltrattamenti in famiglia”.
L’ennesimo episodio violento, che è accaduto in un piccolo Comune vicino a Nicosia, si è verificato nel pomeriggio dell’8 luglio. Il giovane era in casa equando la sua compagna è rientrata con il loro bambino di 7 mesi in braccio. Al rientro della donna una lite perché la giovane non aveva cucinato e apparecchiato la tavola. Lei si sarebbe giustificata dicendo che era stata a far visita ad una amica, ma lui non avrebbe voluto sentire ragioni e le si sarebbe avventato contro, percuotendola violentemente e minacciandola con un coltello.
Lei era riuscita a spingerlo e a scappare fuori di casa, trovando rifugio presso l’abitazione dei vicini.
“I carabinieri giunti sul posto, allertati da una chiamata al 112 – spiega il capitano Marco Montemagno, che comanda la Compagnia di Nicosia – bloccavano il 24enne. I militari trovano la donna in forte stato di agitazione, riscontrando tra l’altro dei segni di colluttazione sul viso suo e della bimba. L’abitazione si presentava a soqquadro con diversi mobili ed arredi rotti, segno della l’ira incontrollata del ragazzo. Veniva inoltre rinvenuto e sequestrato il coltello utilizzato per le minacce”.
Per la giovane donna, subito soccorsa da personale del 118, il trasporto al pronto soccorso dell’ospedale Basilotta di Nicosia dove, dopo essere stata visitata, le erano stati riscontrati: “trauma contusivo regione periorbitaria dx e frontale dx, algie spalla sx ed eritema regione mandibolare sx” guaribili in 6 giorni.
Il giovane è ai domiciliari nell’abitazione dei suoi genitori come disposto dal magistrato di turno della Procura della Repubblica di Enna, Francesco Rio.
Ma l’episodio che ha portato all’arresto non è sporadico. Il 19 gennaio del 2015 infatti l’uomo era stato arrestato per lo stesso reato e a seguito di quell’episodio proposto e sottoposto dai carabinieri della Compagnia di Nicosia al provvedimento di ammonimento. Ma a quanto pare l’ammonimento non era bastato. “Nel corso delle indagini svolte nell’immediatezza – continua il capitano Montemagno – è stato accertato che dal gennaio del 2015, si sono verificati ulteriori episodi di violenza domestica nei confronti della donna, che la convivente però non ha mai avuto il coraggio di denunciare per amore dei figli”.
'NICOSIA. Aggressione alla compagna,disposto l’allontanamento'
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