NEVE. SCUOLE CHIUSE A NICOSIA, TROINA E CAPIZZI

In via cautelativa visto il pericolo ghiaccio, soprattutto nelle prime ore del mattino, il sindaco di Nicosia Luigi Bonelli ha emesso un’ulteriore ordinanza e mantiene chiuse tutte le scuole del comune per venerdì 13 e sabato 14 gennaio. Inoltre comunica che riprenderà la normale distribuzione dell’acqua già da questa serie, giovedì 12, avendo avuto garanzia da parte dei dirigenti di Acquaenna del potenziamento dell’erogazione e che tutte le valvole sono state sbloccate.
Sicuramente più critica la situazione nei paesi limitrofi.
Rimarranno chiuse anche domani 13 e sabato 14 gennaio prossimo, tutte le scuole del territorio comunale, compreso l’asilo nido anche a Troina il sindaco Fabio Venezia, ha emesso anch’egli un’ulteriore ordinanza, per il persistere di cumuli di neve in prossimità degli edifici scolastici e di lastre di ghiaccio che rendono pericolosa la circolazione viaria, mettendo a repentaglio la pubblica incolumità, anche in previsione delle rigide temperature sotto lo zero attese per le prossime ore.
Emergenza ancora in corso e situazione a tutt’oggi molto difficile da fronteggiare per l’enorme quantità di neve caduta in città, che in alcune zone dell’abitato ha raggiunto oltre 1 metro e mezzo di altezza.
Militari dell’Esercito ancora a lavoro per cercare di liberare il centro storico e tentare di creare con i propri mezzi un varco per accedere alle strette viuzze isolate da giorni.
Ruspe, spalaneve e spargisale in giro ininterrottamente per le strade principali, Protezione Civile a supporto di anziani, malati e disabili per consegna medicine e beni di prima necessità, Vigili del Fuoco e soldati inviati di rinforzo ieri pomeriggio dal Genio Militare di Palermo operativi per soccorrere le aree rurali, le aziende agricole isolate e il bestiame.
A Capizzi, il sindaco Giacomo Leonardo Purrazzo, aveva già comunicato la chiusura di tutte le scuole dal 12 al 16 gennaio e chiesto ufficialmente lo stato di calamità naturale con relativa richiesta di fondi alla presidenza della regione e al dipartimento regionale di protezione civile, “la copertura finanziaria delle attività già poste in essere e di quelle che eventualmente dovranno esserlo”.