Una riunione congiunta dei Distretti socio sanitari D/29 e D/31 apre la protesta contro i tagli alla Sanità, annunciati in settimana dall’assessore regionale Baldo Gucciardi. I due Distretti, di Mistretta e Sant’agata di Militello, si sono riuniti il 13 settembre e ne è uscito fuori un documento firmato da Liborio Porracciolo, presidente del Comitato dei sindaci del Distretto D/29, e da Carmelo Sottile, presidente del Comitato dei sindaci del Distretto D/31. Il documento parla chiaro e ritiene inaccettabile non solo la soppressione del Pronto soccorso a Mistretta “non più considerato, stranamente, in zona svantaggiata”, ma anche il ridimensionamento dei presidi ospedalieri di Sant’Agata di Militello e Mistretta.
“Il Pronto soccorso dell’ospedale SS Salvatore di Mistretta – silloge nel documento – ubicato a circa 1.000 metri sul livello del mare, rappresenta il presidio ospedaliero più vicino per un vasto territorio orograficamente molto difficile. I diversi Comuni che gravitano sulla struttura ospedaliera sono, infatti, collegati da strade di montagna tortuose che ne amplificano la distanza in termini di tempi di percorrenza e le difficoltà, com’è ovvio, si aggravano durante la stagione invernale, a causa delle condizioni atmosferiche spesso avverse per la presenza di nebbia e di neve. Anche a causa delle notevoli carenze strutturali e del congestionamento del Pronto soccorso più vicino, non potrebbe essere assicurata alla popolazione attualmente servita dall’ospedale di Mistretta adeguata ed efficiente assistenza”.
Ma il problema non è solo mistrettese, si estende ad una vasta area in cui sono ricompresi i Comuni di Mistretta, Castel di Lucio, Motta d’Affermo, Pettineo, S. Stefano di Camastra, Tusa e Reitano e Comuni di Acquedolci, Alcara Li Fusi, Capo D’Orlando, Caprileone, Caronia, Castell’Umberto, Frazzanò, Galati Mamertino, Longi, Militello Rosmarino, Mirto, Naso, Sant’Agata di Militello, San Fratello, S.Marco D’Alunzio, San Salvatore di Fitalia, Torrenova e Tortorici.
“Il presidio ospedaliero di Sant’Agata di Militello, invece di essere potenziato, verrebbe privato – continua il documento – di importanti servizi e strutture assolutamente necessarie al territorio. Appare anomalo come venga appalesato questo provvedimento che aggraverebbe ulteriormente la risposta sanitaria in un territorio già inserito quale area svantaggiata, carente di servizi sanitari, tra le aree interne. La razionalizzazione delle strutture deve tenere conto delle particolarità e peculiarità del territorio di appartenenza si da porre un argine al tentativo troppo facile di razionalizzare la sanità, attraverso processi di depotenziamento di realtà locali che, molto spesso, hanno già subito profondi attacchi e che si vedono privati di servizi essenziali”.
Il 13 settembre a Mistretta nei locali del Palazzo Mastrogiovanni Tasca, contro la riforma sanitaria sono intervenuti i sindaci di Santo Stefano di Camastra, Castel di Lucio, Castell’Umberto, Alcara Li Fusi e Reitano. Tutti concordi i sindaci a chiedere al presidente della Regione Sicilia e all’assessore regionale alla Salute, l’immediata revoca di eventuali provvedimenti che prevedano la chiusura del Pronto Soccorso a Mistretta e il ridimensionamento degli ospedali di Mistretta e Sant’Agata di Militello. Ma anche le richieste di autoconvocazione dei sindaci alla presenza delle autorità preposte presso il Comune di Mistretta, di audizione da parte della deputazione nazionale del messinese presso il ministero alla Salute e di audizione presso la Commissione regionale alla Salute dei sindaci dei due Distretti socio sanitari.
Inoltre la richiesta, al governatore della Sicilia, al presidente dell’Ars, all’assessore regionale alla Salute, al presidente della Commissione VI Servizi sociali e sanitari ed al direttore generale Asp di Messina, è di comunicare una data per fissare un incontro da tenersi a Mistretta, entro e non oltre il 25 settembre prossimo, alla presenza dei sindaci di entrambi i distretti.
'MISTRETTA. Salvataggio ospedale, inizia la missione'
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