LEONFORTE. Le pietre si conservano solo se i cittadini le custodiscono

Domenica 19 Luglio, nel largo Emanuela Loi, Leonforte ha ricordato, con l’Associazione Culturale Arcobaleno, le autorità e le rappresentanze istituzionali nazionali-regionali e locali, le vittime di via D’Amelio nel 28° anniversario della strage. Nello stesso pomeriggio, in chiesa madre, padre Carmelo Giunta celebrava una messa in suffragio della prof. Giovanna Maria, presidente dell’Università Popolare, storica e cultrice della memoria paesana. Finita la messa molti leonfortesi si sono recati a vedere lo strano caso del muro scomparso in via Granfonte. Lungo la strada che porta alla Brivatura un muro che delimitava un quartierino, in parte imploso, non c’è più. Molta la “ciaramunia” e tanto il chiacchiericcio, ma di certo poco c’è. La zona storica da tempo è passata da risorsa a “camurria”, ma ai vecchi muri il leonfortese è affezionato come assai legato è al corrimano in pietra portato via dalle piogge recenti. La comunità pertanto auspica che dalle macerie risorgano e il muro e il passamano, analoghi per tipologia costruttiva e caratteristiche; così da rendere armonioso il percorso del passeggero in pellegrinaggio alla Granfonte.

Gabriella Grasso


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