In queste ore apprendiamo una tristissima notizia: è morto Gioachino Arena, l’imprenditore dei Supermercati Siciliani. Leggiamo sulla pagina del Gruppo Arena Decò “Dopo una lunga malattia, è venuto a mancare Gioachino Arena, pioniere della grande distribuzione organizzata in Sicilia. Con il fratello Cristofero aveva fondato il Gruppo Arena nel 1976. «Uomo del popolo».”
Nacque nel 1944 a Valguarnera. Nel 1922 il papà Giovanni e la mamma Giuseppina gettarono le basi per l’avvio di quello che sarebbe divenuto, partendo da una piccola bottega, uno straordinario impero. Lo spirito di intraprendenza familiare oltre all’intuito e lo spirito commerciale portarono Gioachino, dopo aver rifornito per anni decine di botteghe del paese e consegnato a centinaia di famiglie valguarneresi latte, acqua minerale e birra a bordo della sua amata Ape, insieme al fratello Totò ad inaugurare a Valguarnera il Jolly Market nel 1976, il primo supermercato con i carrelli della provincia di Enna e due ulteriori punti vendita, il primo al dettaglio ed il secondo come ingrosso di prodotti alimentari che, nel giro di pochi anni, ebbero grande fortuna. Tutto ciò si innesta in un periodo di grande crescita per l’Italia e, cavalcando il momento in cui il supermercato pieno di merci era uno dei simboli più significativi della modernità, i due fratelli si avviarono ufficialmente nel pioneristico settore della distribuzione moderna, presentandosi con l’insegna Standa nel 1986.
L’impegno di Arena non si esaurisce solo nell’imprenditorialità, ma anche nel politico e nel sociale. Numerose, infatti, furono le battaglie con il partito socialista e numerose quelle contro il racket. Ricoprì ruoli istituzionali, prima come consigliere comunale del paese natio dal 1970 al 1980 (riconosciuto più avanti negli anni come “cittadino meritevole”) e poi anche come Presidente del Consorzio Area di Sviluppo Industriale di Dittaino (ASI) e nel 1989 affiancò il mondo della distribuzione a quello tessile rilevando l’opificio “Isca”, salvaguardando oltre 200 posti di lavoro.
Un altro grande interesse di Gioachino Arena era l’olio. Infatti si impegnò tutta la vita, con precisione e dedizione, nell’attività di molitura delle olive e della produzione di olio extravergine di oliva nel Frantoio Olerario di famiglia, sin dal 1966, sfidando convenzioni e usanze, verso un’olivicoltura sempre più innovativa.
Chi lo conosceva ricorda che, oltre alla famiglia indubbiamente, «Due erano le passioni della vita di Gioachino Arena: il frantoio ed il fratello Totò, a cui salvò la vita donandogli il midollo osseo».
Riprendendo dalla pagina da cui abbiamo appreso la notizia
“Non c’è azienda in Italia produttrice di generi alimentari che non abbia avuto modo di conoscerlo o fare qualche trattativa con lui in questi ultimi 40 anni: per Gioachino Arena non servivano carte scritte, quando dava la sua parola era sempre una garanzia.
L’onestà, la ricerca della perfezione, la cura dei dettagli, l’attenzione al cliente ed alla qualità ma soprattutto il senso dell’unione familiare, furono prerogative indispensabili per Gioachino che insieme ai suo figli Giusy, Gianni ed Agata ed a quelli del fratello Totò: Giovanni, con il quale da sempre ha avuto un rapporto speciale, Roberta e Morena, portarono l’azienda a diventare leader di mercato, garantendo e salvaguardando migliaia di posti di lavoro.
Gioachino Arena fu un uomo conosciuto da tutti, così come la sua spiccata ironia, un lavoratore appassionato ed instancabile che, fedele al valore dell’amicizia, credette molto sull’autenticità della parola e fondò tutta la sua vita sui valori veri che furono la cosa più importante per lui, abbracciando i rischi ma anche la fede, da fervente cattolico, senza mai dimenticare da dove lui venisse e continuando a sognare per tutta la vita.”
La Redazione tutta esprime il proprio cordoglio per questa scomparsa che ha scosso tutto il territorio Ennese e Siciliano.

'La Sicilia piange Gioachino Arena'
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