Gli uffici giudiziari della provincia di Enna rischiano nuovi e clamorosi tagli. La notizia di due giorni ha del paradossale. La Procura di Enna, in piena emergenza per il dimezzamento del numero dei magistrati in servizio, rischia di perdere un posto in organico presso l’ufficio del procuratore. Stessa sorte toccherebbe al Tribunale, che perderebbe un magistrato su 16. Questa la proposta di revisione degli uffici giudiziari a livello nazionale, avanzata dal Ministero di Giustizia, che ridurrebbe a Enna gli organici di Procura e Tribunale.
Dopo la soppressione del Tribunale di Nicosia, accorpato a quello del capoluogo di provincia, e dopo la riduzione degli uffici del giudice di pace, arriverebbe per gli organi di giustizia di questi territori alti clamorosi tagli. Se la proposta del Ministero, sulla nuova geografia giudiziaria andasse in porto, Enna perderebbe due magistrati.
Anche se può sembrare un taglio di lieve entità, questo complicherebbe notevolmente il lavoro sia della magistratura inquirente sia di quella che deve giudicare.
Enna, infatti, sarebbe l’unico distretto giudiziario a perdere due elementi dell’organico, mentre Caltanissetta e Gela non subirebbero tagli. A rendere nota la notizia dei tagli, negli scorsi giorni, è stato il Procuratore Massimo Palmieri, che oltre ad aver risposto negativamente alla riforma, con una relazione inviata al Consiglio giudiziario del distretto che disporrà una relazione per il Csm per le conclusioni da inoltrare al Ministero, si sarebbe aspettato una soluzione all’emergenza, già in corso, al Tribunale di Enna. Attualmente, infatti, oltre a lui l’ufficio ha solo quattro magistrati in servizio, praticamente con una scopertura del 50 per cento.
Per la sua competenza, il procuratore capo ha portato all’attenzione del consiglio giudiziario distrettuale come il dato strettamente demografico preso come riferimento per la proposta di taglio all’organico non sarebbe sufficiente, anche in considerazione del bacino di utenza. Diverrebbe netto l’impatto del taglio di un magistrato in organico, sul lavoro della procura, dove in media, per Pm c’è un carico di circa 1000 fascicoli, esclusi quelli “a carico di ignoti”.
Secondo i dati che provengono dalla commissione giudiziaria che si sta occupando della proposta di revisione degli uffici giudiziari, con l’accorpamento di Nicosia, la procura di Enna ha un bacino di utenze superiore a tutte quelle del distretto di Caltanissetta, tenuto conto che vi sono due differenti procure, una nel capoluogo ed una a Gela. Enna ha un bacino d’utenza stimato in 176.798 abitanti, cioè i residenti dei venti comuni della provincia più gli abitanti di Capizzi. Caltanissetta invece ha un bacino d’utenze di 152.186 abitanti, mente a Gela sono 120 mila.
I dati sono interessanti e supportano la tesi del mantenimento dell’attuale organico soprattutto se si considerano i numeri in relazione ai procedimenti a carico di noti della Procura. Per i dati del Ministero di giustizia nel 2014 sono stati 5148 i procedimenti a carico di noti, 2456 fatti non costituenti reati, 592 quelli noti affidati ai giudici di pace. Nel 2015 i procedimenti a carico di noti sono stati 4894, 2520 quelli non costituenti reato e 489 quelli per competenza del giudice di pace. A Caltanissetta, nel 2015, sono stati 3490 i procedimenti a carico di noti, 1509 quelli per ignoti, 561 per competenza giudice di pace.
Mediamente, prendendo in considerazione il dati del 2015 e la scopertura con quattro magistrati in servizio, una sostituto procuratore di Enna dovrebbe occuparsi di oltre 1000 procedimenti a carico di noti, ottocento “modelli 45” e un centinaio riguardanti reati minori. A questo si deve aggiungere il tempo per fissare e presentarsi alle udienze, coordinare le indagini delle forze dell’ordine e gestire tutti i fascicoli a carico di ignoti.
'ENNA. Tribunale, ancora tagli che hanno del paradossale' has 1 comment
15 Settembre 2016 @ 17:14 Antonella Blando
La lettera della mamma andrebbe trasmessa
,Co il suo permesso, alle testate nazionali e possibilmente a qualche redazione televisiva che si occupa di raccogliere le proteste dei cittadini . E una vergogna!