Ore frenetiche di paura, panico, angosce e tante notizie cupe. Una quaresima segnata da un virus che indubbiamente restituisce agli esseri umani il prezzo del loro apparire. Successo, carrierismo implorato, sete di onnipotenza, comprare e vendere a qualunque prezzo tanto il fine giustifica i mezzi. Poi arriva lui che peraltro ha pure la corona di uno sterminatore “corona virus”. Arriva miete paura, tutti lo temono ma lui non si fa vedere. Fa registrare panico e paura. È tutta la ricchezza e i discorsi dell’avere per essere. Il virus ci riporta all’essenziale. Haime se credessi di più! Se imparassimo la gratitudine il ritorno all’essere più che all’avere. Fermiamoci e riflettiamo sugli anni vissuti a rincorrere ciò che non serve. Haime un virus in periodo di quaresima restituisce a ogni essere umano la pagella del suo essere e il prezzo della banalità di un correre verso ciò che non è vita. Quaresima in quarantena certi che una volta superata la mulattiera del venerdì santo – come direbbe Don Tonino Bello – saremo in grado di cantare l’Alleluia della vita vera quella che è povera semplice essenziale ma ricca di amore puro che non teme il virus dell’onnipotenza che uccide prima ancora di morire. Ma sempre e comunque vincerà la vita e la fede la fa da vademecum per sconfiggere paura e desolazione. E noi ce la faremo.
Nicolò Mannino
'E un virus azzerò l’onnipotenza umana.'
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