CERAMI. Imprenditore agricolo gaglianese arrestato per atti persecutori

Nella nottata del 2 giugno i carabinieri della stazione di Cerami hanno arrestato, in flagranza di reato, un 35enne di Gagliano Castelferrato, imprenditore agricolo, già interessato da vicende giudiziarie, poiché ritenuto responsabile del reato di atti persecutori e porto illegale di armi. Il nome non viene reso pubblico a tutela di un minore coinvolto.

L’uomo, che aveva, per altri fatti, l’obbligo di dimora nel comune di residenza, nel tardo pomeriggio del 1 giugno, violando le prescrizioni della misura cui risulta sottoposto, si recava in Cerami per rintracciare la sua ex compagna, una giovane donna che attualmente frequenta un uomo del piccolo centro nebroideo.

Secondo la ricostruzione dei Carabinieri intervenuti, allertati proprio dalla giovane coppia, l’ex compagno della donna raggiungeva Cerami proprio al fine di rintracciare e scagliarsi con violenza contro la giovane coppia. Non riuscendo a incontrarli a Cerami, l’uomo, approfittando di un passaggio di un suo conoscente ceramese, si spostava verso Capizzi, paese di origine della giovane donna.

I carabinieri della stazione di Cerami, che nel frattempo erano sulle sue tracce, bloccavanol’uomo proprio all’interno del centro abitato di Capizzi, a bordo dell’autovettura condotta dal ceramese che si era offerto di accompagnarlo rinvenendo, sulle loro persone, dei coltelli a serramanico ben occultati all’interno delle tasche dei pantaloni e, pertanto, prontamente impiegabili; armi che venivano immediatamente sottratte dalla disponibilità dei possessori e poste sotto sequestro, non apparendone giustificato il porto.

Successivamente, mediante l’ascolto delle vittime, i militari riuscivano a comprendere che la condotta posta in essere dall’uomo rientrava in un più ampio contesto di atti persecutori già posti in essere nel recente passato nei confronti della giovane donna e, pertanto, l’uomo veniva tratto in arresto nella flagranza dello stesso reato.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, alla base della condotta dell’uomo arrestato, oltre a motivi di gelosia nei confronti della ex compagna, vi sono rancori che affondano le radici nell’affidamento alla giovane donna del figlio che era nato nel corso della loro relazione.

Dopo l’arresto, su disposizione del pubblico ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Enna, che coordina le indagini, l’uomo è stato tradotto presso la casa circondariale di Enna in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto, prevista nei prossimi giorni.


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